Parigi Roubaix 2016 - Cyclissime.com

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PARIGI-ROUBAIX: HAYMAN BEFFA TUTTI
PARIGI - ROUBAIX: HAYMAN BEFFA TUTTI

L'australiano Mathew Hayman ( Orica - GreenEDGE)  batte in volata Tom Boonen (Etixx - Quick Step) e Ian Stannard (Team Sky) e va a prendersi a 38 anni una vittoria che vale una carriera.
Ordine di arrivo   - Video
© A.S.O
Scorrendo l’albo d’oro della Parigi Roubaix tra numerosi campioni che hanno fatto la storia del pedale emergono nomi di  atleti meno noti che per un giorno nella loro carriera hanno vissuto una favola. In anni recenti basti pensare a  Servais Knaven o a Johan Vansummeren, da oggi alla lista dei carneadi si aggiunge il nome di Mathew Hayman.
La vittoria di Mathew Hayman è una vittoria che dá lustro alla carriera di un corridore che sulle pietre ha saputo sempre dare il meglio di se. L’ultima vittoria della sua carriera risaliva al 2011, alla Parigi- Bourges. Spesso al servizio di compagni di squadra, già piazzato in corse come Gent Wevelgem, Omloop Het Nieuwsblad o Dwars Door Vlaanderen, alla Parigi-Roubaix fino ad oggi come miglior piazzamento vantava un ottavo posto colto in quel  2012 quando a trionfare fu sua maestà Tom Boonen. Ed è proprio a Tom Boonen che oggi Hayman ha soffiato una vittoria che avrebbe permesso al capitano del Team Etixx Quick Step di superare Roger De Vlaeminck in cima alla classifica dei plurivittoriosi nella Roubaix .
La corsa oggi è stata profondamente segnata da una caduta a 114 km dall’arrivo che ha spezzato il gruppo. A farne le spese due dei favoriti alla vigilia - Peter Sagan e Fabian Cancellara – che non hanno riportato danni fisici ma da quel momento si sono trovati ad inseguire compromettendo così le loro chances di successo. Da questa situazione ne hanno tratto vantaggio tra gli altri Tom Boonen e Sep Vanmarcke che si trovavano al momento della caduta nella prima parte del gruppo.
Ed è con queste premesse che a 60 km dal traguardo la corsa presentava in testa un gruppo di circa trenta corridori seguito a 50 secondi dal gruppo comprendente Cancellara e Sagan.
Il gruppo di testa viaggiava a ritmo elevato grazie al lavoro del Team LottoNL-Jumbo e soprattutto del Team Sky rappresentato da ben 4 atleti. La situazione per Cancellara si faceva sempre più complicata ed è così che a 53 km dal traguardo ha deciso di  rompere gli indugi e lanciarsi all’inseguimento dei primi. L’azione del campione svizzero ha creato un gruppetto comprendente tra gli altri Sagan e Terpstra. Sotto l’azione di Cancellara e del campione del mondo il vantaggio del gruppo di testa è andato a diminuire scendendo sotto i 40 secondi all’ingresso del settore a cinque stelle di Mons en Pévèle. Ma è proprio lì dove l’ago della bilancia poteva pendere a favore degli inseguitori che il campione svizzero ha dovuto dire addio ai suoi sogni di gloria. Sul pavè reso viscido dal fango è caduto rovinosamente, è poi ripartito ma il distacco a quel punto era incolmabile. Peter Sagan alla ruota di Cancellara è riuscito con una mossa da vero funambolo ad evitarlo ma venendo poi a mancare l’apporto dello svizzero l’inseguimento al gruppo di testa è divenuto anche per lui proibitivo.
Nel gruppo di testa i successivi tratti di pavè hanno fatto l’ulteriore selezione ed è all’auscita del Carrefoure de l’arbre che la lista dei papabili alla vittoria era circoscritta a cinque nomi: Boasson Hagen, Boonen, Haymann, Stannard e Vanmarcke.
Il belga del Team LottoNL-Jumbo è parso il più brillante sui tratti in pavè e sul duro selciato del Carrefoure de l’arbre ha fatto il vuoto. Il suo vantaggio ha sfiorato il 10 secondi ma da dietro non hanno mollato ed è così stato ripreso. Gli ultimi km sono stati un susseguirsi di attacchi con Hayman che non godendo dei favori dei pronostici poteva permettersi di stare passivo alla ruota dei più blasonati avversari.
Ed è proprio Hayman che all’ultimo km ha risposto ad un allungo di Boonen ed ha poi immediatamente rilanciato l’azione dando per un attimo l’impressione di riuscire a fare il vuoto. Un chiaro segnale che l’atleta del team Orica GreenEDGE aveva ancora qualche colpo da sparare. Boonen è tornato sotto a fatica, ed all’ingresso al velodromo anche Ian Stannard è riuscito ad accodarsi  mentre Vanmarcke e Boasson Hagen erano staccati di qualche secondo.
La volata ha poi premiato l’australiano Hayman, relegando Boonen al secondo posto e Stannard al terzo.
Per dover di cronaca va segnalato il 40° posto di Fabian Cancellara che conclude così la sua ultima avventura sulle strade della Roubaix. Una Roubaix sfortunata per il campione svizzero , ai microfoni dei giornalisti dirà: "La gamba c’era ma è mancato qualcosa…" Un pizzico di fortuna è mancato, quel pizzico di fortuna che invece ha premiato Hayman, comunque meritato vincitore di una Roubaix che lo pone nell’albo d’oro assieme ai grandissimi del pedale.
Nella classifica del Trofeo Cyclissime Peter Sagan, oggi piazzato all' undicesimo posto, resta in testa con 229 punti. Alle sue spalle grazie ad un quarto posto Sep Vanmarcke (162 punti) scavalca Arnaud Démare (136 punti).La prossima gara in programma è l'Amste Goldrace dove i campioni delle pietre lasceranno spazio agli scattisti che sulle côtes sanno esaltarsi.

IL CAMPIONE

Nome: Mathew

Cognome: Hayman

Nato:  20.04.1978

Altezza:  1,90 cm

Professionista dal:2000

Squadra: Team Orica GreenEDGE

Sito internet: Link
© ASO

LA SUA BICICLETTA

Telaio: Scott Foil HMX

Cambio: Shimano Di2

Guarnitura: Shimano Dura Ace

Ruote: Shimano Dura Ace C50

Attacco manubrio: Pro

Manubrio: Pro

Sella: Fizik Aliante




© ASO

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